Preghiere, parole e scritti

Dagli anni 30 fino alla sua morte nel 1981, Marthe Robin acconsentiva ogni giovedì sera a rivivere la passione, morte e resurrezione di Gesù. Ci ha lasciato vari quaderni riguardo a ciò che viveva e pregava ogni settimana.
Marthe, attingendo ispirazione dal racconto della Passione Dolorosa di Anne-Catherine Emmerick, ha scritto un testo con al centro Gesù Salvatore. Con la redazione di queste meditazioni, non pretende di descrivere la verità storica. Dice soltanto: “Non dico che le cose siano andate così; è così che Gesù me l’ha fatto vedere”.

Il primo quaderno copre gli avvenimenti del Giovedì Santo, dalla preparazione del Cenacolo fino all’avvio di Gesù con i suoi apostoli verso l’orto di Getsemani.
Il secondo quaderno contiene le passioni di Marthe Robin, narrate dal parroco di Châteauneuf, padre Faure.
Il terzo volume ci fa seguire Gesù dal momento del suo arresto nell’orto di Getsemani fino alla deposizione nel sepolcro, il Venerdì Santo.
E’ in preparazione la pubblicazione di altri volumi.

Dal 1933 al 1938, padre Léon Faure, parroco di Châteauneuf-de-Galaure (dipartimento della Drôme), scrive minuziosamente su piccoli quaderni le parole che sente dire da Marthe i venerdì mentre essa rivive la Passione di Gesù.
Questi appunti, semplici e diretti, ci aiutano a entrare nella preghiera del venerdì di Marthe. Non è una preghiera lamentosa e desolata, ma, invece, vigorosa e focosa: “Che io muoia, affinché essi abbiano la vita!”. Questi appunti, pieni di umili dettagli sulla vita quotidiana di un prete di campagna di allora, sono diventati disponibili per noi in tutta la loro semplicità.

Ordina presso la libreria delle "Éditions Foyer de Charité"