Le cheminement intérieur de Marthe Robin est dévoilé grâce à la publication de son "Journal". Découvrez-le en ligne...
Dio, un padre tenero e compassionevole
Santa Teresa, una "sorella maggiore" per Marthe Robin
La relazione fra Marthe Robin e Santa Teresa di Lisieux è così forte che si può parlare di amicizia o parentela spirituale.
Marthe ha 29 anni quando scrive a proposito di Santa Teresina:
“Parlo spesso di lei. È per me una “sorella maggiore” così intima, la cui dottrina d’amore fu così benefica per la mia anima al tempo delle grandi tenebre e della non meno grande solitudine in cui mi trovavo. La sua vita, ‘Storia di un’anima’, che qualche volta aprivo a caso, mi dava delle soluzioni piene di luce e adatte al momento”.
A sua volta, Teresa di Lisieux potrebbe sottoscrivere parecchie frasi del Diario di Marthe. Un vocabolario simile e una “dottrina” comune, fatta di semplicità, di fiducia e di abbandono a questo Dio che ambedue sapevano così vicino e così affettuoso.
Le visite di Santa Teresa
Torniamo un po’ indietro nel tempo. La “Storia di un’anima” è stata diffusa in Francia molto velocemente, un anno dopo la morte di Teresa di Lisieux. Così, la biblioteca parrocchiale del piccolo villaggio di Châteauneuf-de-Galaure ne aveva due esemplari, oltre ad alcuni libri sulla spiritualità di Teresa.
Intorno ai 20 anni, Marthe desiderava donarsi al Signore come carmelitana, come Teresa. Ne parlò con i suoi genitori, ma senza ottenere nessun esito positivo. Tuttavia, Teresa ha continuato ad accompagnare il cammino di Marthe. Come Teresa, Marthe scriverà un “Atto di abbandono e di offerta all’amore e alla volontà di Dio”. Nel 1927, Teresa verrà a trovare per tre volte Marthe mentre è in coma. Marthe riferirà semplicemente che Teresa le aveva detto che non sarebbe ancora morta, ma che doveva proseguire la sua missione nel mondo intero. Con senso di humour, Marthe aggiunse: “La birichina, ha lasciato tutto a me!”.
Una missione che continua
Marthe, negli anni della sua giovinezza, si è nutrita dello spirito di Teresa, l’ha assimilato e poi vissuto. Così Marthe sa, con Teresa, che Gesù è con noi proprio nelle più piccole cose e che soltanto l’amore conta. Sa che, quando bisogna affrontare una prova o una tentazione, la cosa migliore è affrontarle con semplicità.
Un ritratto di Teresa nella camera di Marthe rivela il suo affetto per la sua “sorella maggiore” di Lisieux.
Parole di Marthe con le quali Santa Teresa sarebbe andata d’accordo!
Per Marthe, vivere è amare. Alcune sue parole mostrano la sua grande sintonia con Santa Teresa di Lisieux:
Che la mia vita sia unicamente un canto d’amore e di riconoscenza, e che io viva come sto sognando di morire: semplicemente per amore.
No, niente è impossibile all’amore! L’amore rende tutto possibile, tutto facile e tutto semplice.
Se ci sono tanti cristiani che credono che la santità sia uno stato principalmente riservato alle grandi anime, e ad alcuni soltanto, è perché non la vedono in tutta la sua semplicità e la sua bella verità. (…) Tuttavia, la vera santità è contenuta principalmente nella carità perfetta; e questa perfezione, ciascuno la può raggiungere senza grazie straordinarie, senza privilegi, e addirittura e innanzitutto senza opere splendenti, ma, al contrario, rimanendo, con santa Teresa di Gesù Bambino, “una piccola anima” fiduciosa e interamente abbandonata all’amore… un’anima di preghiera e di orazione.
Bisogna consolare Gesù con l'amore di un bambino, essere come i più piccoli che non sono capaci che di una cosa sola: amare. La piccolezza e la semplicità attirano Dio: quando si è piccolissimi, Dio fa tutto. Ciò che sono: una piccola anima molto povera che ha come particolarità la semplicità. Ciò che desidero: amare e far amare il Buon Dio da quanti non hanno, come me, la fortuna di amarlo.
Che io viva d’amore, nell’amore, per morire d’amore, e che l’ultimo sospiro del mio cuore, l’ultimo canto della mia anima, siano un atto dell’amore più puro.
Amare Dio invisibile, amarlo con un amore soprannaturale, generoso e pienamente immolato è una cosa facile e semplice, basta umiliarsi, riconoscere la propria miseria umana e appoggiarsi su Dio solo; fare della propria piccolezza il principio della propria grandezza. Dio ci innalza annientandoci!